MENU A ZERO STELLE


Editoriale del 11 aprile 2019

Come mangiano i “ricchi” te lo mostrano continuamente alla televisione, devi accontentarti di guardare. Ci sono però dei cibi che puoi permetterti anche se sei poverissimo, e sai di essere in buona compagnia: la stragrande maggioranza della popolazione mondiale. Ti diranno che fanno male, che sono spazzatura. Ma centinaia di milioni di persone li consumano perché sono gli unici alla portata delle loro tasche. Basso costo e scarsissima qualità nutrizionale. Negli USA trovi “macaroni and cheese” già cotti, solo da rivitalizzare; panini al prosciutto e formaggio, nei quali il prosciutto è un fantasma, così diluito in additivi chimici e formaggio fuso che le aziende non sono legalmente autorizzate a chiamarlo col suo nome; pizze surgelate talmente sottili da sembrare dischi di cartone ricoperti di formaggio insapore; bibite a base d’acqua e sciroppo di mais zuccherato con coloranti al posto della frutta. In Italia il menu delle classi disagiate è certamente diverso da quello americano ma la qualità nutrizionale è la stessa. In collegamento con l’abitazione di una famiglia povera in Sardegna, una madre ha recentemente spiegato in un talk-show che a casa si mangiano solo wurstel, tutti i giorni wurstel: perché sono il cibo più economico. Se poi ci fosse un bambino che all’asilo non ha diritto al pasto che propone la mensa perché i genitori non possono pagare la retta, che si accontenti di guardare i suoi compagni che mangiano. Sempre che una mano caritatevole non gli offra un menù da “ricchi”: una scatoletta di tonno e qualche cracker.

Marco Schintu
Ufficio pesi e misure di Aristan

Come mangiano i “ricchi” te lo mostrano continuamente alla televisione, devi accontentarti di guardare…” (da MENU A ZERO STELLE – Editoriale di Marco Schintu)

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