Eccomi qua, tre anni dopo un editoriale sulle mutande. Sacco in spalla, senza conoscere nessuno senza sapere una mazza di nulla m’ero fatto Libano, Giordania e Palestina. Andata e ritorno per strada. È cominciato tutto così e per quel che ne so tutto così potrebbe finire, in uno sbuffo, una beffa, un sogno confuso che cambia senso e forma molte volte mentre state a spomparvi e fare e inseguire. Respirate appena quando cose che non esistevano ora si raccontano, e dopo la pippa demiurgica siete affamati e minchioni come prima. Comunque, dicevo, sono tornato a Shuhada street, Hebron, per vedere come se la passano gli abu Ramhle, la famiglia che mi ospitò nella strada deserta presa dagli israeliani. Per incontrare la piccina cui lasciavo una caramella tutti i giorni fuori dalla porta e l’occhio glauco e morto del padre. Nessuno stava a casa, è venuto giù lo zio e mi ha detto che l’occupazione è perfino peggiorata. Sull’anta bianca della vecchia casa campeggia azzurra una stella di David. Pensa te le capriole infami del tempo. I coloni ortodossi di Beit Hadassah e Kyriat Arba ci hanno mezzo denti, chiodi, contratti, furti, fucili, zampe, lobby, salmi e salmetti, tutto hanno usato per zavorrarsi alla terra. Nei decenni esistono diverse risoluzioni Onu che li condannano, per quel che vale quella necessaria finzione di politica interna mondiale. Ciò che conta è la forza, corpi denari cannoni, e la proliferazione del bla bla è come un universo che si allarga piano e piano si spegne e si raffredda. A volte s’increspa e rincula ma è raro. Non era male il pezzo sulle mutande ma oltremodo naive e paraculo nel sembrare gentile, sempre così, ma insomma necessario, ci vuole tempo per capire quel poco che permette di annichilirvi, come uno specchio che s’assottiglia e vi regala le cose, oltre le cose.
Luca Foschi
(Inviato di guerra da Aristan\ Aristan’s war correspondent)
Eccomi qua, tre anni dopo un editoriale sulle mutande (da MISTICA DI STRADA CON SFONDO DI MUTANDE – editoriale di Luca Foschi)
La mutanda blues di Renzo Cugis e Gianfranco Liori da Filastrocche’n roll alla Libreria Tuttestorie di Cagliari