Al premier Mario Monti, chiamato a rianimare un’Italia ormai a un passo dalla donazione degli organi, hanno rinfacciato i suicidi di imprenditori che si sono succeduti in questi ultimi giorni. Scene apocalittiche per scaricare su un capro espiatorio la scellerata politica di questi anni. Nessuno che si chieda, nel frattempo, se dietro queste morti, più o meno prevedibili, non ci sia un movente banale e sotto gli occhi di tutti: il consumismo. Per continuare a far girare la ruota del modello di vita che abbiamo scelto è necessario consumare. Dunque bisogna continuare a comprare auto, riempire il carrello del market, pagare a rate la bottega e intanto, se c’è tempo, bussare a uno degli innumerevoli antri che acquistano oro usato: così il bilancio familiare si assesta. Pazienza se poi si muore con calma, in comode rate.
Giorgio Pisano
COGLI L’ATTIMO
da Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto (1974) diretto da Lina Wertmüller con Mariangela Melato e Giancarlo Giannini