Apparecchio tavola, a Natale, solo per me.
In quel luogo nel quale tutto sorge, il bene e il male, essenza di cuore che sopravvive al duro travaglio di ogni sorte.
Apparecchio tavola.
Per me e per quanti ho voluto bene.
Volti attraversati dalla morte corporale, che nulla chiede al tempo se non il respiro lieve del ricordo.
Volti attraversati da incomprensioni, dai misteri gloriosi di una storia che tutto complica e disperde.
Perché ogni nascita nasconde il mistero di mangiatoie complesse, luoghi poco adatti a bambini destinati al regno celeste.
Apparecchio tavola, per Natale. E non sono mai solo.
Perché esiste un senso per ogni cosa.
E una eternità instabile dietro la quale si raggiunge il limite della felicità, senza mai accedervi.
Così nello scoprire doni risentirò il riso di quel bambino che forse ero, che magari sono stato, e mi ritroverò felice anima del mondo assieme al creato, e a ciò che nel creato troverò.
Antonangelo Liori
(Microbiografo di Aristan)
Apparecchio tavola, a Natale, solo per me. In quel luogo nel quale tutto sorge, il bene e il male, essenza di cuore che sopravvive al duro travaglio di ogni sorte. Apparecchio tavola. Per me e per quanti ho voluto bene.
(da NATALE CELESTE, editoriale di Antonangelo Liori)
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