I NEGAZIONISTI


Editoriale del 5 giugno 2020

Ho un amico che ha una caratteristica simpatica. Sono stato spesso in vacanza con lui e ogni volta che dovevamo prendere una strada a preferenza di un’altra, lui tergiversava sino a che non ero io che decidevo. Se sbagliavo, la sua reazione era scontata ”Te l’avevo detto? Hai visto?”. Era bravo a indovinare dopo, nessuno poteva dire che si era sbagliato, a posteriori una sentenza. L’ho sempre considerata una cosa simpatica e con gli altri amici ne ridiamo.
Penso a lui quando sento la Meloni, Salvini, e tanti opinionisti di destra, Capezzone in testa, che non sbagliano mai, si dimenticano di quello che hanno affermato, mai un dubbio. Però in questo caso non riesco a vederla come una cosa simpatica.
La destra è monolitica, mai una divergenza, non ha i suoi Renzi e neanche i suoi Bertinotti, men che meno i suoi Calenda, i suoi leader sono solidi.
A sentire loro, e a me piace sentirli, per motivi di studio, il governo non ne indovina una, loro invece non ne sbagliano una, specie Capezzone, l’unico guru in giacca e cravatta.
Che fare? Disse uno che invece era molto deciso. Facile, basta portare a compimento le loro proposte esagerandole un pochino. La burocrazia? zero. Abolita per decreto. Tasse? al minimo, anche se qui ho le mie paure perché sono pensionato. Salvini voleva abolire le accise, evidentemente non gliel’hanno permesso. Capezzone a reti unificate, e qui potrei anche rilassarmi perché ho Netflix.
L’episodio ultimo: la manifestazione del 2 giugno. Ogni opinionista o esponente politico ha fatto equilibrismi per evitare di criticarla, citando esempi di altri assembramenti, quelli veramente inopportuni. Solo che questo era annunciato, voluto, talmente auspicato che avevano costruito uno striscione di 500 metri, che solo per portarlo in sfilata ci vogliono una cinquantina di persone.
La Meloni ha detto che la gente vuole far sentire la propria voce, dopo essere stata tenuta in segregazione e in non cale. Che c’è libertà di manifestare, come lei ben sa per antica tradizione ventennale.
Va bene, va bene, non ne facciamo un caso, a patto che si sappiano i nomi dei partecipanti, per sicurezza sanitaria.

Nino Nonnis (Sa Cavana [la roncola] di Aristan)

“Penso a lui quando sento la Meloni, Salvini, e tanti opinionisti di destra, Capezzone in testa, che non sbagliano mai” Da I NEGAZIONISTI – Editoriale di Nino Nonnis (Sa Cavana [la roncola] di Aristan)

  • MANIFESTO DI ARISTAN


    ANTEPRIMA
  • PROMO ARISTAN ROBERTO PEDICINI


  • INNO


  • IL TEMPO DEI TOPI DI FOGNA


  • CIAO NADIA