Se avrete il coraggio (ce ne vuole parecchio) di andare a vedere “Nonno scatenato” e di buttarvelo tutto giù senza uscire dalla sala a metà film (una prova di resistenza da stomaco forte), avrete il privilegio di assistere a un evento unico: la dissoluzione di un mito del cinema. Robert De Niro in un ruolo davvero inedito: il nonno sporcaccione che si masturba nudo, si droga, infila le dita nel culo del nipote inibito Zac Efron, si compiace di gestacci da caserma che non vedevamo dai film di Pierino, si esibisce in una lunga scena di sesso con una studentessa ventenne e sciorina per quasi due ore una sfilza continua di parolacce che farebbero la gioia delle scuole medie e una serie di battutacce che Boldi e De Sica si vergognerebbero a pronunciare. A parte il forzato cattivo gusto di crogiolarsi nel demenziale politicamente scorretto (cazzi disegnati in faccia a chi dorme, ironie pesanti su morti, gay, neri e, per non farsi mancare nulla, perfino una svastica provocatoria), non è l’overdose di volgarità a sconcertare, ma che tutto questo spiegamento di mezzi non susciti mai una briciola di divertimento. C’è qualcosa di più triste della volgarità che non fa ridere? Modesto anche nella fattura (rallenty gratuiti, attori mediocri, fotografia sciatta, sceneggiatura improbabile), sarebbe un filmaccio come tanti se non fosse tutto incentrato su De Niro. Che qui interpreta (si fa per dire) il suo imbarazzante ruolo in modo pessimo, beandosi dell’immondizia tra smorfie e faccette da gigione dilettante, perciò ipnotizzando anche stavolta lo spettatore, incredulo e affascinato dalla caduta rovinosa di un gigante della recitazione. Altro che Simona Ventura all’Isola dei famosi! Mentre scorre sullo schermo questo cinepanettone avariato, non riusciamo a farci una ragione che quello lì sia il premio Oscar per “Il padrino parte seconda” e Toro scatenato”, il divo dal talento assoluto di “Taxi driver” e “Novecento”, “C’era una volta in America” e “Gli intoccabili”, “New York New York” e “Il cacciatore”. Un cupio dissolvi da leccarsi i baffi, un autolesionismo da far impallidire il barone von Masoch. Come vedessimo Marlon Brando al posto di Alvaro Vitali o Paul Newman fare il verso a Bombolo. Robert de Niro ha 73 anni, James Dean morì a 24 e il suo mito è intatto. Ecco che cosa intendevano i greci quando dicevano che muore giovane chi è caro agli dei. Lunga vita a Toro scatenato, che pena il Nonno scatenato.
Fabio Canessa
preside del Quijote, Liceo Olistico di Aristan
James Dean morì a 24 e il suo mito è intatto. Ecco che cosa intendevano i greci quando dicevano che muore giovane chi è caro agli dei. Lunga vita a Toro scatenato, che pena il Nonno scatenato
(da NONNO DEBOSCIATO editoriale di Fabio Canessa)
Toro Scatenato perde ma non va al tappeto – da Toro scatenato (1980) diretto da Martin Scorsese, con Robert De Niro