Per quarantena si intende la restrizione delle attività di persone (o animali) che sono state esposte a una malattia contagiosa, per la durata del tempo di incubazione di quest’ultima. Una pratica adottata in passato per malattie terribili come la peste e il vaiolo, e della quale si è fatto ultimamente un utilizzo limitato (qualcuno ricorderà la SARS). In Italia però la quarantena viene quotidianamente evocata per malattie come morbillo e varicella, ma solo per far prendere aria ai denti in diatribe politico-ideologiche. Sarà la vaghezza del termine (una dozzina, una trentina, una quarantina…) o forse il carattere intrinsecamente punitivo della misura, fatto sta che “quarantena” è diventato il termine ideale per far fare un figurone a chiunque, in genere un mancato Nobel per la Medicina, voglia alimentare sospetti o creare confusione, convinto che la scienza sia un’opinione e nella certezza assoluta di non raggiungere nessun obiettivo. Così, proporre come hanno fatto i consiglieri della regione Lazio a cinque stelle di mettere in quarantena i bambini vaccinati per evitare che contagino quelli non vaccinati, più che una misura di carattere sanitario, può essere un tema da intavolare a cena in trattoria, con quello di fronte a te che sostiene che la Terra è piatta ma che niente le impedisce di ruotare attorno al sole. Tutti i giorni tranne che, per decreto, la domenica e i festivi.
Marco Schintu
(Ufficio pesi e misure di Aristan)
https://www.youtube.com/watch?v=k2ZhHyL02t8
a cena in trattoria, con quello di fronte a te che sostiene che la Terra è piatta ma che niente le impedisce di ruotare attorno al sole. Tutti i giorni tranne che, per decreto, la domenica e i festivi (da NUOVA VITA PER LA QUARANTENA, editoriale di Marco Schintu)