Ora che le riunioni on line sono diventate una consuetudine, ora che le nostre case si trasformano periodicamente in sedi di riunioni di lavoro, è indispensabile saper predisporre con attenzione il setting prima di ogni collegamento: tutto ciò che compare sullo sfondo o accanto a noi fornisce informazioni che possono influire sull’efficacia della nostra comunicazione. In altre parole è diventato indispensabile conoscere l’oggettemica, ovvero il codice extralinguistico che ci consente di utilizzare gli oggetti in modo funzionale alla comunicazione. Soprattutto se si considera che quando assistiamo a qualunque evento comunicativo, il 75-80% delle informazioni le acquisiamo attraverso la vista e solo il 15-20 per cento attraverso l’udito. In realtà fin dalle prime riunioni di lavoro online e dalle prime lezioni scolastiche “a distanza” imposte dalla pandemia, tutti, anche senza aver mai sentito parlare di oggettemica, siamo stati perfettamente consapevoli dell’importanza di curare il setting dell’”evento”. Tutti affrontiamo le riunioni su Meet e su Zoom con la preoccupazione di non lasciare in vista, a portata di telecamera, un oggetto “improprio”; con l’ansia che ci possa sfuggire un dettaglio, anche piccolo che però potrebbe essere messo a fuoco con il giusto ingrandimento dell’immagine. D’altronde basta un niente per scatenare sulle chat un inferno di emoticon e mezze frasi irridenti: il dorso di “Cinquanta sfumature di grigio”, la Dracaena spelacchiata o la scatoletta dell’Enterogermina che fa capolino sulla mensola. Una raccomandazione: controllate bene ogni santa volta, non rilassatevi, non fidatevi mai; potreste ritrovarvi su Zoom con la foto incorniciata del vostro ultimo compleanno (60) che vi mostra sul divano mentre stappate festosamente una bottiglia di spumante vestita da Lamù, la celeberrima eroina dei cortoon degli anno 80 col bikini tigrato.
Marianna Vitale (Spigolatrice di Aristan)
“Potreste ritrovarvi su Zoom con la foto incorniciata del vostro ultimo compleanno (60) che vi mostra sul divano mentre stappate festosamente una bottiglia di spumante vestita da Lamù-”
Da OCCHIO AL BIKINI TIGRATO – Editoriale di Marianna Vitale (Spigolatrice di Aristan)