UN PETALOSO SDALLARE DI PICCINOSI SBROCCHEVOLI


Editoriale del 8 marzo 2016

Siamo stati facili profeti: “petaloso” ha innescato la moda sciagurata del neologismo e l’Accademia della Crusca, dopo aver dato credito al bimbino, è stata invasa da telefonate, fax, mail e lettere che sottopongono al suo autorevole giudizio la valanga di stronzate che avevamo previsto. Centinaia di scriteriati neologismi si stanno riversando ogni minuto sulle scrivanie degli accademici: basta prendere un termine del vocabolario italiano, aggiungerci una desinenza in
-oso ed ecco bell’e fatto un geniale aggettivo nuovo di trinca. Alcuni esempi: “smoggoso” (malsano, inquinato), “polpettoso”, “profumoso”, “vigghioso” (che porta allegria in un gruppo), “dondoloso”, “capelloso”, “cernieroso”, “balloso” (dall’inglese “ball”, cioè palla, per indicare qualcuno che non sta mai fermo) e il melenso “piccinoso” (tenero come un cucciolo, esempio suggerito “gattino piccinoso”). I più originali, pur mantenendo la struttura del composto, hanno modificato la desinenza, come “brontolite” (ma anche gli altri sei nani potrebbero facilmente prestarsi ad altrettanti neologismi) e il mirabolante “arcobalenato” (dai molteplici colori). Una maestra di Cremona sponsorizza un suo alunno che ha inventato “paceggiare”, formidabile (a suo modestissimo parere) opposto pacifista di guerreggiare. La proposta più scombiccherata ci sembra “sdallare” (abbiamo dovuto qui ribatterla sulla tastiera tre volte, perché il correttore automatico si rifiutava giustamente di farmela scrivere): deriverebbe da Lucio Dalla che, nei testi di alcune canzoni, avrebbe usato termini dalla logica balzana. Gli accademici, che immaginiamo fino a oggi aver lavorato, seriosi e sonnacchiosi, in un clima ovattato da studiosi di nicchia, si mostrano stupiti ma anche gratificati di trovarsi all’improvviso al centro di un’attenzione ballosa e piccinosa: una fama così arcobalenata sembra averli ringalluzziti. In media, afferma la dottoressa Matilde De Paoli, consulente linguistica della Crusca, l’Accademia riceveva al massimo 30 mail al mese, perlopiù con domande di colti signori alla ricerca dell’esattezza e del purismo dei vocaboli: adesso ne hanno archiviate più di 500 in pochissimi giorni, da parte di maestre e bimbini, impiegati e casalinghe, lavoratori di tutti i tipi, docenti e studenti di ogni età, ognuno con il suo prodigioso termine inventato da far benedire. E il flusso non accenna a diminuire, anzi aumenta. Intanto, il padre del bimbino del “petaloso” ha brevettato il fortunato neologismo a nome del figlio (forse per paura che Michele Serra lo anticipasse). A noi sembra che, tra i tanti neologismi proposti, ce ne sia uno che calza a pennello per questa imbarazzante psicosi: “sbrocchevole”.

Fabio Canessa
preside del Quijote, Liceo Olistico di Aristan

COGLI L’ATTIMO

 

da Il ras del quartiere (1983) diretto da Carlo Vanzina, con Diego Abatantuono e Mauro Di Francesco

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