Si chiama UnSpoil Me ed è un servizio che Samsung mette a disposizione di coloro che si sono rovinati la visione di un film o di una serie tv, incappando disgraziatamente in uno spoiler, cioè in qualche scritto o orale che gli rivelasse il finale. Vale anche per chi abbia già visto il film o la serie, ne sia rimasto entusiasta e desideri rivederli come se fossero inediti. La magica invenzione si deve a tal Fredrik Praesto, un mental coach svedese che, in 18 minuti, riesce a ipnotizzare via video il paziente spazientito dallo spoiler e fargli dimenticare il finale della fiction tanto amata. E’ curioso e sintomatico dei nostri tempi locchi che una trovata così prodigiosa sia stata pensata per applicarla alla fiction anziché alla realtà. Diabolik se ne sarebbe servito per uno dei suoi furti rocamboleschi, qualsiasi adultero/a per cancellare alla moglie/marito la scena madre di quando è stato scoperto/a in flagrante con l’amante, qualsiasi studente ciuco per dissolvere nei genitori il ricordo della pagella disastrosa, qualsiasi psicanalista per guarire i traumi dei pazienti, per non parlare dei politici nella campagna elettorale in corso. Macché, l’ipnosi di portata avveniristica verrà impiegata per rivedere con gusto “Assassinio sull’Orient Express” o per dimenticare il finale della partita di calcio. Come se la scoperta del fuoco fosse servita solo ad accenderci le sigarette, senza però scaldarci né cucinare i cibi. Fortuna che all’epoca non c’era ancora Sky on demand. Il primo utilizzo di UnSpoil Me lo consigliamo al grullissimo regista che a Firenze ha cambiato il finale della Carmen, facendole sparare una revolverata al suo Weinstein. Senza correggere politicamente Bizet, basterà ipnotizzare il pubblico, che uscirà dal teatro gongolante e dimentico della morte della sigaraia.
Fabio Canessa
Preside del Liceo Olistico Quijote
Si chiama UnSpoil Me ed è un servizio che Samsung mette a disposizione di coloro che si sono rovinati la visione di un film o di una serie tv, incappando disgraziatamente in uno spoiler, cioè in qualche scritto o orale che gli rivelasse il finale (da PRAESTO E MALE, editoriale di Fabio Canessa)
dalla serie tv: The Big Bang Theory!