Chiunque abbia giocato alla roulette in un casinò negli ultimi due secoli, da Montecarlo a Venezia, da Las Vegas a Macao, ha disposto, tra un lancio e l’altro della pallina, di un tempo che ha percepito come infinito, durante il quale si è il più delle volte macerato l’animo riflettendo sul suo vizio e talvolta ha deciso cosa fare della sua vita di perdente. Da cinque a quindici minuti in realtà, a seconda della complessità delle operazioni che deve svolgere il croupier, del numero di giocatori o curiosi che circonda il tavolo da gioco, delle sigarette accese. Ciò significa che in un’ora si potevano e si possono fare (ma i casinò tradizionali stanno andando in malora), ad andar bene, una quindicina di puntate; in una notte intera, considerate le pause, un centinaio. Se è vero che un giocatore può decidere di dilapidare tutto il suo patrimonio anche in una sola volta (rosso o nero, pari o dispari…), è però impressionante constatare che oggi con i casinò online (in continuo aumento, ce ne sono decine) chi gioca alla roulette cinquanta puntate le può fare in un solo minuto. Vale a dire che in un’ora, senza bisogno di essere un grande pensatore, avrà scommesso più volte di quanto non abbia fatto Dostoevskij in tutta la sua vita. Precipitando all’inferno velocissimamente.
Marco Schintu
(Ufficio pesi e misure di Aristan)
Chi gioca alla roulette online cinquanta puntate le può fare in un solo minuto. Vale a dire che in un’ora, senza bisogno di essere un grande pensatore, avrà scommesso più volte di quanto non abbia fatto Dostoevskij in tutta la sua vita. Precipitando all’inferno velocissimamente (da COME PRECIPITARE NEL BARATRO VELOCISSIMAMENTE, editoriale di Marco Schintu)