“Cinque al giorno”, dice la campagna nazionale britannica per la salute alimentare, e intende le porzioni di frutta o verdura indispensabili per uno stile di vita equilibrato. Ma uno sconto non si nega a nessuno. Il milkshake della mensa scolastica? Vale uno, evviva. Le mele al caramello? Uno! Così le pesche sciroppate e la frutta secca. “Cosa hai mangiato per pranzo, figlio mio?”. “Noodles al pollo con gli anelli di cipolla, le chips di carote fritte e il budino”. “Ma questo pasto vale almeno tre! A cena salsicce e fagioli in scatola (vale!), così fa quattro e prima di andare a dormire un altro beverone (fragole: cinque!)”. Come sempre è una questione di classe sociale. Dal menù della scuola del principino George: ragù di agnello da allevamento selezionato; bruschetta fresca con pomodorini e avocado. Couscous e quinoa, merluzzo ancora vivo con baby zucchine al vapore. Invece tra i cibi salutari consigliati dal governo ai comuni mortali ci sono anche i maccheroni in lattina da mettere al microonde, volendo alle melanzane o ai funghi. Con il pomodoro alla base della salsa fa almeno tre. Il fish and chips purtroppo non conta, ma se si aggiunge il ketchup forse…
Eva Garau
(Precaria di Aristan)
Come sempre è una questione di classe sociale. Dal menù della scuola del principino George: ragù di agnello da allevamento selezionato; bruschetta fresca con pomodorini e avocado. Couscous e quinoa, merluzzo ancora vivo con baby zucchine al vapore (da QUINOA, editoriale di Eva Garau)
La mensa di Gianburrasca