Vedo corse a smentire. E non parlo di bufale, “fake news”. Parlo della fretta di annunciare “good news”, “buona novella”, un tempo si diceva, oggi “vangelo”. La missione di annuncio sembra diventata missione di smentita. E la fretta missionaria di smentire prevale sul rispetto previo dell’ascolto. Papi smentiti da teologi “una tantum” e “ad personam”, ci abbiam fatto quasi, nel grande, l’abitudine. Ma resto, nel piccolo, sorpreso di un prete smentito sui giornali da vescovi e preti, suoi amici e conoscenti, tutti in fretta a ripetere un vangelo che certo, lo sapevano, lo smentito non smentiva… E la good news per un mondo di fratelli diventa fake news, anche solo perché messa tra smentite a concorrenza, senza pubblico ascolto, appunto, di fratelli…
Giunto anche tu, Signore, al punto di confine,
alla soglia, dove più non contano gli applausi,
davanti al mistero che segue ogni partenza,
solo la tua sincerità mettevi a via sicura
per abitare insieme una verità fatta casa di fratelli:
«Non sia turbato il vostro cuore…
nella casa del Padre mio vi sono molte dimore.
Se no, vi avrei mai detto: Vado a prepararvi un posto? (Cei 2008)
/ Se no, ve lo avrei detto; io vado a prepararvi un posto (Cei 1974)».
E resto ad ascoltare, Gesù, quel tuo “Se no…”,
quel tuo scommettere sulla tua sincerità di dire e di ascoltare,
già qui e ora fatta casa pronta ad abitare,
casa di Padre e di fratelli.
Alla faccia di chi poi non sa più come tradurre,
e quindi non sa più nemmeno di preciso cosa hai detto.
A unire, tu, in fondo, scommettevi su te stesso,
e non su verità, a dividere e smentire.
Antonio Pinna
Salmista ad Aristan
«Non sia turbato il vostro cuore…
nella casa del Padre mio vi sono molte dimore.
Se no, vi avrei mai detto: Vado a prepararvi un posto? (Cei 2008)
(da Salmo 114 SE NO… – Editoriale di Antonio Pinna)
da Avanti c’è posto (1942) con Aldo Fabrizi