I salmi nell’omonimo libro biblico, sono 150. Volevo che il mio 150 fosse l’ultimo di questa serie. E stavo pensando che, nella bibbia, l’ultimo salmo scatena la grande orchestra, tutti gli strumenti a lodare: corni, arpe, cetre, tamburelli e danze, corde e flauti, cembali e cimbali. Io invece mi trovo a pensare che no, non posso immaginare un qualsiasi essere che possa sopportare, restando vivo in eterno, di vedere, e per di più sentire, tutto quello di cui quel tanto poco che vediamo e sentiamo in questi giorni è solo un breve campionario. Moltiplicatelo per la storia e per la geografia del cosmo, che ogni tanto per conto suo implode o esplode, e anche se mi ricordate le cose belle e commoventi, continuo a dirmi che, se ci fosse un tale essere eterno e onnipotente, non posso immaginarlo che come il peggiore menefreghista e voyeur, che solo lui, l’eterno e onnipotente, poteva inventarsi.
Ma se le stelle stanno a guardare,
tu, Signore, no.
Me lo ha detto un fratello di Nazaret,
che la sua storia di colline fiorite in Galilea,
e di deserti in Giudea, di pietre a restar pietre,
la storia di sguardi di sorelle,
di Maria la madre, di Maria la Maddalena,
la prima ad abbracciarti risorto nel giardino,
la storia di tre anni di sogno
con fratelli disposti a tutto,
e pronti in un’ultima cena all’abbandono,
è anche la tua storia,
di Padre che in ogni presente
ami ciò che un giorno hai amato
in un Figlio e fratello nazareno.
Antonio Pinna (Salmista ad Aristan)
“Ma se le stelle stanno a guardare, tu, Signore, no. Me lo ha detto un fratello di Nazaret, che la sua storia di colline fiorite in Galilea, e di deserti in Giudea, di pietre a restar pietre, la storia di sguardi di sorelle, di Maria la madre, di Maria la Maddalena, la prima ad abbracciarti risorto nel giardino,la storia di tre anni di sogno con fratelli disposti a tutto, e pronti in un’ultima cena all’abbandono, è anche la tua storia.”
Da SALMO 150 – SE LE STELLE STANNO A GUARDARE… Editoriale di Antonio Pinna (Salmista di Aristan)