Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi». Ieri notte mi arriva un messaggio whatsapp: «Don Antonio: Gv 14, 27. Che pace è? Di che pace si tratta?». Leggo ancora più tardi dell’invio, mi sento un po’ preso alla sprovvista, ma volendo comunque accompagnare una parola alla luce di un risveglio all’alba, improvviso una risposta: «Forse la pace del mondo è quella che decidono i vincitori per i vinti, la pace di Gesù è quella chi i vinti potrebbero rivelare ai vincitori, se questi si accorgessero del perché e del come hanno vinto».
Perché non ci sono due guerre, Signore.
E la guerra a concorrenza non è mia.
Anche ai tuoi tempi come sempre
c’è chi attorno a te si inventa primi posti su misura,
e li colora a giudicare altri fatti ultimi.
E non si accorge di aver sbagliato gara,
quella tua, senza vincitori e vinti,
senza medaglie e titoli mondani,
ma con ancora il posto del ladro a fianco sulla croce
per un dialogo ultimo di pace, senza guerra.
Antonio Pinna
Salmista ad Aristan
la pace del mondo è quella che decidono i vincitori per i vinti (da SALMO 227 DUE PACI, MA NON DUE GUERRE, E FORSE NESSUNA – Editoriale di Antonio Pinna)