«E mi mostrò poi un fiume d’acqua viva, limpido come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell’Agnello. In mezzo alla piazza della città, e da una parte e dall’altra del fiume, si trova un albero di vita che dà frutti dodici volte all’anno, portando frutto ogni mese; le foglie dell’albero servono a guarire le nazioni» (Apocalisse 22,1-2).
Un fiume cristallino, una piazza di città, alberi con frutti a far vivere e foglie a guarire. Chi ha fatto dell’Apocalisse una visione paurosa? Non trovo oggi altro testo per immaginarmi oltre il tragico e il ridicolo.
Antonio Pinna (Salmista ad Aristan)
Un fiume cristallino, una piazza di città, alberi con frutti a far vivere e foglie a guarire. Chi ha fatto dell’Apocalisse una visione paurosa? (da Salmo 241 APOCALISSE E OLTRE – Editoriale di Antonio Pinna)