«Dov’è Giuseppe?». Così chiedeva uno dei tanti ragazzi accorsi sul posto del disastro, in piena campagna, per sapere che fine aveva fatto il suo amico.
Lei stava andando a Bari a incontrare il fidanzato, l’avrebbe sposato a settembre: è stata riconosciuta da un anello con una pietra nera che portava al dito e non toglieva mai.
Da un’altra parte, un presidente nero cercava di trovare «un qualche senso» a unire dolori bianchi e neri: «La Scrittura ci dice che nelle nostre sofferenze c’è gloria, perché sappiamo che la sofferenza produce perseveranza, la perseveranza carattere e il carattere speranza». E aggiungeva, non tradotto: «Alcune volte la verità di queste parole è difficile da vedere».
Siamo tutti su binario unico, Signore.
Pendolari a una sola direzione.
Passeggero come noi,
anche tu sei ora riconosciuto
da ferite irresponsabili e colpevoli
su mani piedi e costato,
segni su di te non più tolti di amore.
Riconoscerai il mio segno, Signore?
Antonio Pinna
(salmista di Aristan)
Siamo tutti su binario unico, Signore.
Pendolari a una sola direzione.
(da SALMO 42 PENDOLARI. DA RICONOSCERE editoriale di Antonio Pinna)
da Viaggio in seconda classe (1977) trasmissione TV di Bruno Gambarotta e Nanni Loy