La settimana scorsa il giornale Le Monde ha pubblicato un «appello per il veganismo» e ha destato stupore che tra le firme apparisse quella di una nota scrittrice il cui piatto preferito è l’anatra laccata.
Un giorno san Paolo, stufo di vedersi sempre inseguito dai soliti predicatori di Antiochia, che, al contrario di lui, dicevano che per diventare cristiani bisognava passare per l’ebraismo e quindi per tutte le sue prescrizioni, comprese quelle alimentari e la circoncisione, chiese a Dio che gli fosse tolta questa «spina nel fianco». Si sentì rispondere: «Ti basta la mia grazia».
Chissà perché, Signore, ci piace un mondo uguale,
soprattutto uguale a noi.
Difficile, e forse doloroso come una spina a svegliarci,
accettare come «grazia» chi la pensa diversamente.
Antonio Pinna
(salmista di Aristan)
Forse, il mondo “gentile” sognato può essere solo di uguali e contrari.
(da SALMO 54 UGUALI E CONTRARI editoriale di Antonio Pinna)
Paolo Pietro e Totò: uguali e contrari – da Totò terzo uomo (1951) diretto da Mario Mattoli