Salmo 64 LO SGUARDO DELL’ALCE


Editoriale del 17 dicembre 2016

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Cito dal Manifesto Vegano: «Il veganesimo è compassione, uguaglianza, giustizia. Il veganesimo è sensibilizzazione ed educazione. Il veganesimo è la pace. Ma soprattutto il veganesimo è l’unico modo per porre fine ad ogni sfruttamento crudele e schiavitù. Il veganesimo è liberazione totale.»
Sarebbe facile gioco sostituire la parola “veganesimo” con altre a finale in -esimo o equivalente, e constatare quanti altri movimenti e, perché no religioni, si propongono come «l’unico modo» di dare verità a quelle medesime espressioni o “atti di fede”.
Con il veganesimo sarebbe d’accordo il primo capitolo della Bibbia ebraica e cristiana, quando il “prologo innico” (e non “primo racconto di creazione”), immaginando il mondo “come sarebbe bello se…”, terminava con l’immagine di Dio-cuoco che stabilisce un menù vegetariano per tutti gli esseri del creato, uomini e animali alla pari. Questo menù viene cambiato al capitolo nove, quando dopo il mito di cosmogonia del diluvio che inaugura il “mondo contemporaneo”, si riconosce che umani e animali, purtroppo, uccidono per mangiare. Tuttavia, osservando la consuetudine di rispettare il sangue dell’animale, gli umani se ne devono riconoscere debitori.

E mi ricordo che, come i vegani, anche Pietro a Cafarnao,
con gli altri discepoli sognava una “salvezza pulita”, e diceva:
«Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna
e noi abbiamo creduto e conosciuto …».
Ma Gesù non gli rispondeva “Bravo, Pietro”, al contrario:
gli diceva di tener ben presente che non loro avevano scelto lui,
ma lui aveva scelto tutti loro, i dodici,
e che uno di loro lo avrebbe tradito a morte.

La lettura domenicale al popolo salta questa risposta di Gesù.
Meglio anche per i cristiani sognare una “salvezza pulita”,
e non fare i conti con il debito più grande:
guardare occhi negli occhi colui che trafiggono.

Come quell’alce, Signore, che si lasciò uccidere
per restare a fianco al suo figlio nella pianura,
guardando negli occhi il cacciatore.
Uno sguardo a trasfigurare violenza in eucaristia.

(cfr. Vasilij Grossman, L’alce)

Antonio Pinna
(salmista di Aristan)


Il veganesimo è compassione, uguaglianza, giustizia. Il veganesimo è sensibilizzazione ed educazione. Il veganesimo è la pace. Ma soprattutto il veganesimo è l’unico modo per porre fine ad ogni sfruttamento crudele e schiavitù. Il veganesimo è liberazione totale (da Salmo 64 LO SGUARDO DELL’ALCE – editoriale di Antonio Pinna)

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