«Scende da treno in corsa, muore 16enne». E meglio non dire come muore. Ma il suo ragazzo ha detto perché muore: «Voleva scendere dal treno per fare pace con me». Affidata a una casa famiglia, aveva ritrovato il sorriso da quando si era innamorata. Tutto l’altro, è altro, in cronaca.
Non è una presa in giro, la vita, Signore?
Te l’aveva detto anche Tommaso,
quando non riusciva a convincerti di non andartene in quel modo:
«Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?».
Ma su quel modo di andartene, anche tu ti eri messo la domanda,
altrimenti non avresti detto nel modo che hai detto:
«Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore.
Se no, vi avrei mai detto: Vado a prepararvi un posto?» (Giovanni, 14,1-4).
Un posto, una «casa di»:
un arrivo di senso in un viaggio con tante partenze verso nessuna parte.
Come tu nel tuo giro,
forse, Signore, ciò che conta è accettare di essere presi.
Antonio Pinna
(salmista di Aristan)
Un posto, una «casa di»: un arrivo di senso in un viaggio con tante partenze verso nessuna parte. (da Salmo 84 IN GIRO, MA PRESI – Editoriale di Antonio Pinna)
da Il posto delle fragole (1957) diretto da Ingmar Bergman. Con Victor Sjöström