SEGRETI 4


Editoriale del 22 agosto 2021

In uno dei palazzi in cui ho abitato nella mia traslocazione perenne, avevo come vicina una che se la tirava moltissimo. Di una decina d’anni più grande di me, la signora si agghindava di tutto punto, firmata e profumata, per aggirarsi sempre nei dintorni dell’abitazione. La incontravo praticamente ogni giorno e penso che lo facesse apposta di aspettarmi sulle scale o nel parcheggio, solo per farsi vedere da me. Quella donna mi aveva puntato, viveva per incontrare il mio sguardo e squadrarmi da capo a piedi con aria di sufficienza. Non lo potevo sopportare. Un giorno la stronza, dopo avermi fatto l’ennesima radiografia e aver emesso la sua muta diagnosi con una stretta di bocca e un allargamento di narici – come a dire che schifo – era inciampata sull’ultimo scalino – per forza, guardava me anziché guardare dove mettere i piedi! – e si era ritrovata col culo per terra, presenti io e un ammiraglio che abitava all’attico, per il quale – era palese – lei nutriva una sviscerata ammirazione e con il quale lei – la stronza – faceva la gallina, profondendosi in sorrisucci e gridolini – per il fascino della divisa, penso – . Tardo a soccorrerla qualche secondo, il tanto giusto perché lei si guardi intorno e noti ciò che io ho notato. Sai cosa? Un pacco di Tena Lady che, fuoriuscito dalla sua borsa, campeggiava nell’androne. I Tena Lady! I proteggi-slip sottili e discreti, ma davvero assorbenti perché appositamente progettati per le perdite urinarie, quelli che offrono tripla protezione da perdite, odori e sensazione di bagnato sulla pelle, quelli traspiranti che grazie alla tecnologia catturano velocemente le perdite di urina e le trattengono in profondità lontano dalla tua pelle! Proprio quelli. La guardo, ora sono io che stringo la bocca e dilato le narici poi, lentissimamente, faccio per porgerle il pacchetto, proprio mentre l’ammiraglio si avvicina a soccorrerla, stando ben attenta a rivolgere il disegno della scatola verso l’ufficiale gentiluomo dell’attico. Indugiando in una conversazione circa la pericolosità dell’ultimo scalino, ho utilizzato la scatola come base d’appoggio, facendo piccoli passetti con indice e medio, a simulare l’increscioso incidente. Le narici della donna strettissime, la bocca aperta in una spasmodica vana ricerca di aria e di qualcosa da dire, il braccio proteso in avanti, verso i Tena Lady, in un debole e vano tentativo di sottrarli al ludibrio del popolo. Mietuta la vittima, seminato imbarazzo e raccolto il trionfo!
Sono passati vent’anni. Non l’ho mai più incontrata. Mi hanno detto che si è trasferita nella capitale.
Mio malgrado, anche io fra poco sarò in continente. La mia più grande paura? Inciampare per le scale.

Giovanna Ferraro (Assistente di volo di Aristan)

“Mio malgrado, anche io fra poco sarò in continente. La mia più grande paura? Inciampare per le scale.”
Da SEGRETI 4 – Editoriale di Giovanna Ferraro (Assistente di volo di Aristan)

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