Nessuna professione, arte o mestiere rasenta le difficoltà assolute di essere genitori. I figli sono le uniche creature in grado di cambiare, con la velocità della luce, la quantità, il tipo e l’intensità delle sfide che ci mettono davanti nel tempo in cui abbiamo appena capito come fare a risolvere quella precedente. In tutto questo, che sia l’alba di una notte insonne o la fine di una giornata di festa, non dimenticate mai di prendere il loro viso tra le mani e guardandoli dritti negli occhi di ripetere: “Sei mio figlio. La persona più importante per me. Non smetterò mai di amarti e non ti abbandonerò mai. Sino a quando avrò la forza di respirare, l’ultimo battito del mio cuore sarà per te, qualunque cosa tu farai o non farai”. A quel punto lasciate che i vostri figli se ne vadano se volete che restino per sempre con voi e che un giorno siano loro a prendere il vostro viso tra le mani.
Luca Pani
(Psiconauta ad Aristan)
Da Indovina chi viene a cena?
(1967) diretto da Stanley Kramer ed interpretato da
Sidney Poitier, in questa clip con Roy E. Glann