Certi frati ricordavano al proprio collega, quando lo incrociavano nel monastero “Ricordati fratello che devi morire”, che era un augurio molto personale, un richiamo a non cedere alle passioni terrene. Pensavo a loro perché mi è venuta voglia di un altro richiamo, che io stesso dimentico e vorrei che venisse messo sempre in primo piano. Ho visto un programma dove mostravano i guasti degli allevamenti intensivi, che sembrano diventati una necessità.
Come me molti li vedono, ma come me li dimenticano, invece dovremmo essere costretti a vederli in continuazione. I filosofi hanno speso una vita a parlare dell’uomo, di come sia stato creato, che l’uomo è quello che mangia, che è lupo dell’uomo, che è superuomo, ma hanno sempre trascurato il suo rapporto con gli animali. Io che mi lamento non ho mai fatto niente, manco un corteo di protesta, forse ho fatto qualcosa contro la corrida, facendo imbestialire qualche spagnolo di Barcellona, ho provato grande soddisfazione, ma non ho salvato neanche un toro.
Vedere maiali di grossa mole stretti in una gabbia non ti da pieno conto della loro sofferenza. Sono sempre pieni di ferite costretti all’immobilità totale, anche quando hanno i maialetti da allattare. Mi sono chiesto: ma quelle strutture le avrà ideate qualcuno, qualche altro le avrà costruite su ordinazione di un altro che metteva i soldi. Gli addetti ci lavorano e vedono quello spettacolo ogni giorno. Possibile che non vi sia qualcuno tra loro che soffra di claustrofobia? Io non ne soffro ma mi lamento se devo stare anche un solo giorno a letto. C’è chi non prende l’ascensore per lo stesso motivo. Una volta ebbi una discussione con un cattolico praticante e alla fine gli dissi “Ma proprio lei che va in chiesa, prega e fa la comunione, mostra indifferenza per il trattamento agli animali?”. La risposta mi fece desistere “Ma il Signore gli animali li ha creati per il nostro bisogno”. Non risposi perché sicuramente lui, cattolico osservante era al riguardo molto più addentro di me alle segrete cose.
Nino Nonnis (Sa Cavana [la roncola] di Aristan)
“La risposta mi fece desistere «Ma il Signore gli animali li ha creati per il nostro bisogno». Non risposi perché sicuramente lui, cattolico osservante era al riguardo molto più addentro di me alle segrete cose.”
Da SIAMO TUTTI MAIALI – Editoriale di Nino Nonnis (Sa Cavana [la roncola] di Aristan)