Siamo vivi o morti? Già da qualche tempo si festeggia il rinnovato interesse della nostra editoria per Gilbert Keith Chesterton (1874-1936), la cui opera viene ristampata in questi giorni in una nuova traduzione dall’editore Lindau. Dopo molti volumi saggistici, ecco ora uscire il romanzo capolavoro di Chesterton, quell’“Uomo vivo”, dal nome emblematico di Innocenzo Smith, che entra di nascosto in casa propria per godersi “clandestinamente” la propria moglie, che ruba ciò che è suo per il gusto di tenerne acceso il valore, che si impegna nella continua avventurosa riconquista di quel che ha già. Ma c’è del metodo nella follia di questo campione della libertà. Eroe bizzarro, ortodosso e trasgressivo insieme, di questo grande scrittore, pittore, giornalista, poeta, critico letterario, biografo e polemista, sempre in lotta contro ogni minima traccia di grigiore, routine, banalità o stanchezza, per non togliere alla vita niente della sua fragranza. “Visto davanti Chesterton ha la figura di un vescovo”, scrisse Emilio Cecchi, “ma il vescovo si rigira e visto di dietro ha la figura di un clown”. Così, il santo clown Innocenzo Smith ci indica le vie più tortuose per tornare a casa, ci sprona alla trasgressione per gustare la tradizione, da scatenato eccentrico che si rivolge sempre verso il centro, dimostrando come il massimo dell’eresia sia l’ortodossia, che rischierebbe altrimenti di irrigidirsi in una sterile convenzione. Mai come in questo libro Chesterton fu un “fanatico della gioia di vivere”, mistico e infantile, capace di unire passione e disincanto, senso del sacro e gusto dell’assurdo, rispetto per la tradizione e sfida alle convenzioni, ironia e speranza, buon senso e amore per il paradosso. Se il merito di ogni “memento mori” è quello di avvertirci che dobbiamo morire, quello di questo imperdibile libro di Chesterton è di ricordarci che non siamo ancora morti.
Fabio Canessa
preside del Quijote, Liceo Olistico di Aristan
COGLI L’ATTIMO
Da Harry a pezzi (Deconstructing Harry, 1997 ) scritto, diretto e interpretato da Woody Allen.