SONO MONARCHICO


Editoriale del 11 novembre 2019

Sono monarchico. Monarchico individuale. Affido a me il governo di me stesso. Non sto a destra, né a sinistra, né al centro. Quando devo prendere una decisione sulle strategie politiche della mia vita cerco di stare in alto. Basta poco. Una levitazioncina di due metri e mezzo-tre dal suolo, non di più. Da quel punto di vista è più facile correggere la rotta. Non sempre riesco a evitare del tutto i pregiudizi ma, per un motivo puramente estetico, sono al sicuro da qualsiasi ideologia. Preferisco affrontare i dogmi che le ideologie. I dogmi sono molto meno ambigui, meno ipocriti; stanno lì, tetragoni a qualsiasi forma di dialogo o di ragione, e ti guardano senza vederti. Purtroppo esistono i fanatici dei dogmi che cercano di imporli; loro sì sono fastidiosi, spesso pericolosi, ma al dogma in sé di te non importa un fico secco. Potrebbe sorgere il sospetto che il monarca individuale sia, in realtà, un anarchico. Sbagliato! Anzi: sbagliatissimo. La parola “anarchia” viene dal greco “árkhō” che vuol dire “comando” ed è preceduta dall’alfa privativo; dunque “anarkhía” vuol dire letteralmente “assenza di governo”. L’esatto contrario della monarchia individuale che fa dell’autogoverno rigoroso e cosmico la sua ragion d’essere. Dove l’anarchia è refrattaria agli altri governi la monarchia individuale è aperta al dialogo; dove l’anarchia è “destruens” la monarchia è “costruens”; dove l’anarchia è dissacratrice la monarchia individuale è consacratrice… non di tutto, ovviamente; solo di ciò che esalta l’armonia del suo regno. Su un punto anarchia e monarchia individuale convergono: sono entrambe forme di organizzazione sociale bellicose. Reagiscono sempre. Per un monarchico individuale, come per un anarchico, le idee non hanno nessun valore se non trovano riscontro nei sentimenti e negli atti. A questo proposito sono d’accordo con Gramsci (al quale non riesco a perdonare il fatto di aver tentato di stroncare con argomenti risibili quel genio di Pirandello) quando scrive il pezzo intitolato “Odio gli indifferenti”. Consiglio a tutti noi di leggerlo ogni mattina, prima di colazione.

 

Filippo Martinez (Presidente della Confederazione dei Regni Individuali)

 

 “Sono monarchico. Monarchico individuale. Affido a me il governo di me stesso. Non sto a destra, né a sinistra, né al centro. Quando devo prendere una decisione sulle strategie politiche della mia vita cerco di stare in alto. Basta poco. Una levitazioncina di due metri e mezzo-tre dal suolo, non di più.” Da SONO MONARCHICO – Editoriale di Filippo Martinez (Presidente della Confederazione dei Regni Individuali)

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