L’altra domenica tutti s’aspettavano che il Papa parlasse di Emanuela Orlandi (la quindicenne scomparsa a Roma nel 1983 in circostanze a dir poco inquietanti) e invece niente. Inevitabile la contestazione: all’Angelus, proprio mentre Joseph Ratzinger impartisce una benedizione urbi et orbi. Nei tiggì nazionali, allineati e meno allineati, non c’è traccia di tutto questo. Giusto la notizia: contestato il Pontefice. Al processo contro le nuove Brigate Rosse il giuslavorista Pietro Ichino viene minacciato in aula dal nuovo leader delle Br. I tiggì, che non ci risparmiano la festa di compleanno dell’ultima Velina indugiando sull’esterno-coscia, si limitano a dire che c’è stato scontro, ci sono state frasi oltraggiose. Cronaca, immagini? Zero. Non siamo maturi per vedere, ascoltare e (magari) capire cos’è davvero accaduto.
Giorgio Pisano
COGLI L’ATTIMO
da L’ultima minaccia (Deadline 1952) di Richard Brooks con Humphrey Bogart