Se una ragazza che ami ti ha lasciato e non riesci a riconquistarla in alcun modo ma lei, dopo tanto tempo, ti riabbraccia durante il funerale di sua nonna e poi si scusa e ti rimolla, cosa puoi fare per ottenere un altro abbraccio? Facile. Le uccidi un altro parente e ti ripresenti al funerale. “Tonno spiaggiato” nasce da una fragorosa risata per questo spunto idiota mentre con Frank Matano sorvolavamo la Groenlandia. “Praticamente il film è fatto” ci siamo detti, appena rientriamo in Italia lo scriviamo in tre giorni. E invece sono passati tre anni. Ma ora, finalmente, il film c’è. E contiene tutta la nostra passione per le sitcom animate, per l’umorismo nero, per il misticismo superstizioso, per le situazioni surreali e per quelle spudoratamente grottesche; c’è un po’ di autobiografia (per esempio zia Nanna, ma in una versione meno moderata, era mia zia e abitava in un appartamento sopra il mio) e c’è anche tutta la nostra allergia da sfoghi sul collo per il politicamente corretto, per il didascalismo opprimente, per le ostentazioni di bontà e di “poetica” pensosità.
Tonno spiaggiato potrebbe essere definito una “black comedy” ma in realtà è una commedia che aspira goffamente ad essere una tragedia.
Non era facile sintonizzarci con soddisfazione (Frank davanti e io dietro la camera) sui movimenti ondivaghi dei nostri pensieri. E conciliarli, cercando di non perdere il filo del discorso. Dentro c’è un po’ di Batman, una goccia di Buster Keaton, un cucchiaio di Rick & Morty, una fettina di Hellzapoppin’… Ora però, a giochi fatti, posso affermare che ci siamo riusciti: Tonno spiaggiato ha seguito fedelmente i percorsi mentali orditi da me e Frank. Se riusciremo a condividerli con molti ce ne compiaceremo. E ci rassereneremo. Sarebbe infatti uno schiaffo morale per quell’allarmista che, ingiustificatamente, ci ha fornito le coordinate di un noto psichiatra.
Matteo Martinez (Tonnista di Aristan)
“Tonno spiaggiato potrebbe essere definito una “black comedy” ma in realtà è una commedia che aspira goffamente ad essere una tragedia.” Da TONNO SPIAGGIATO di Matteo Martinez