I TRE COLORI


Editoriale del 31 gennaio 2016

Gli Hadza vivono in Tanzania. Sono uno dei rarissimi popoli nomadi di raccoglitrici e cacciatori che sono rimasti. La loro cultura è vergine, impenetrabile al resto del mondo come il loro linguaggio parlato da meno di mille individui. Gli Hadza sono in grado di nominare con certezza solo i tre colori fondamentali: bianco, nero e rosso. In tutti gli altri casi rispondono che non sanno come si chiama quella tonalità di verde, di blu o neppure di giallo. Certamente non riescono a concepire l’Acquamarina, l’Amaranto o l’Ardesia, solo per restare alla lettera A del nostro vocabolario che invece possiede un termine per duecentoquarantotto colori diversi. Dovete pensare alle parole come se fossero delle specie in evoluzione che competono tra loro per trovare un posto prezioso nella vostra memoria. Per oltre diecimila anni gli Hadza sono andati avanti con solo tre colori che corrispondono alla Vita, all’Amore e alla Morte. Non hanno mai sentito la necessità di dare un tono a tutto il resto. Trovo difficile dargli torto.

Luca Pani
(Psiconauta ad Aristan)

COGLI L’ATTIMO

 

da Bianco, rosso e Verdone (1981) diretto e interpretato da Carlo Verdone. Con Mario Brega e Lella Fabrizi

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