Il dottor Frankenstein delle onde è Kelly Slater, undici volte campione del mondo, il più grande surfista di tutti i tempi. Nel 2015 ha investito denari e ingaggiato scienziati per costruire la cresta d’acqua perfetta, assopita oggi nel suo “ranch” in California. A risvegliarla a comando è una locomotiva che ogni tre minuti trascina lungo l’immensa piscina rettangolare un’ala di metallo. La corsa innesca l’acqua, ed eccola l’onda perfetta: regolare, rapida, interminabile. La ricarica certa del trenino offre fessure da laboratorio per gli spot televisivi da mandare durante le competizioni, anticamente legate all’attesa delle condizioni di acqua e vento. Insomma solo l’ennesima, banale manifestazione di un essere umano sempre più antieroico e sempre meno religioso. Cosa manca all’onda di Slater? Tutto il resto: l’incertezza, il viaggio, la solitudine o la comunità avvolte di terra, mare e vento. La frustrazione, il pericolo, la gratitudine profonda verso il creato o il caso, fate voi, la bellezza inesprimibile di un’effimera cavalcata da fessi, l’immenso salino che per un giorno vi abita nei polmoni. Fra qualche decennio avremo i ranch in offerta come cyborg che si smutandano scattosi per darci piacere. Per fortuna sarò da tempo un pugno di sabbia gettato a mare, perfetto nulla in movimento fra bottiglie e culi di plastica.
Luca Foschi
(Inviato di guerra da Aristan\ Aristan’s war correspondent)
Il dottor Frankenstein delle onde è Kelly Slater, undici volte campione del mondo, il più grande surfista di tutti i tempi. (da TUTTO IL RESTO – Editoriale di Luca Foschi)