È notte fonda. Tra una pioggia torrenziale e l’Oceano Pacifico, Julia, il piccolo aereo che evoca due donne: mia figlia Giulia Magda e Giulietta, figlia di Nichi, è la sola prova documentale della nostra presenza volante e volatile nell’Universo. Il decollo è avvenuto al tramonto. Stefano Floris è rimasto a Kapingamarangi, l’hanno di nuovo arrestato per aver morsicato un indigeno. Chissà se lo rivedremo. Sembra incredibile: le nostre vite potrebbero terminare prima dell’alba ma su questo piccolo aereo che rotola nella tempesta nessuno ha paura; forse è merito del torbido, rasserenante sakau che continua a scivolare nelle nostre gole sempre assetate. Ghighi Gessa parla con una delle sue due cavie: il pipistrello. L’altra cavia, Nichi Grauso, guida cantando My way; Andrea di tanto in tanto si esibisce in un controcanto. Io tengo gli occhi chiusi e penso ai versi di Jack Kerouac, caro amico della mia adolescenza lontana: siamo “niente, nessuno, un sogno. Una bolla che scoppia, una briciola di spuma nelle immensità del mare a mezzanotte, nel buio”.
Stanotte sono felice di appartenere alla razza umana. Noi della razza umana qualche volta sappiamo essere meravigliosi; sappiamo accontentarci del desiderio dolce e velleitario di esistere sino a diventare un bel ricordo per un amico, o per un figlio, o per una donna.
Filippo Martinez
COGLI L’ATTIMO
il trailer di On the Road (2012) diretto da Walter Salles, adattamento del romanzo di Jack Kerouac Sulla strada (On the Road)