La sventola bionda mi ha regalato “Ce l’hanno tutti con me”, raccolta inedita di versi del vecchio Bukowski. L’attribuzione di una similitudine è sempre di grande conforto. È un meccanismo mitico e idiota che gira dall’alba dei tempi. Ma funziona, gli uomini inseguono altri uomini per capire che c’è là intorno, per superarli. Ha prodotto indistintamente la Cappella Sistina e la Seconda Guerra Mondiale. La prima poesia che è saltata fuori nell’apertura casuale del volumetto è “smascherati”: “Non lo so\ma a volte peso che tipi come\Ezra e Cèline ed Ernie, Babe Ruth, Dillinger\DiMaggio, Joe Louis, Kennedy, La Motta\ Graziano, Willy Pep e Roosevelt\avessero proprio quel qualcosa in più rispetto\a noi altri”. Poco oltre, dopo averci riflettuto un po’ il vecchio Buko scrive: “una delle poche cose grandiose\in questa vita\ sono le persone coraggiose e talentuose\che vivono\in mezzo a\noi\ senza farsi notare”. La decenza e il bene finiscono quasi sempre nel silenzio, dopo il gorgoglio del cesso. Ma il punto vero è, adesso, capire se la pupa si aspetta da me un’interpretazione gagliarda e volitiva o dimessa, sensibile e taciturna. Credo salterò il resto dei componimenti e badando al sodo, cioè alla similitudine, ci berrò su e poi la prenderò da dietro, per i capelli.
Luca Foschi
(Inviato di guerra da Aristan\ Aristan’s war correspondent)
COGLI L’ATTIMO
da Barfly (1987) scritto da Charles Bukowski e diretto da Barbet Schroeder. Con Mickey Rourke