Da giovedì 28 ottobre Facebook, il gigante dei social network, è diventata ufficialmente una “metaverse company”, la META. I tradizionali Facebook, Instagram e WhatsApp conserveranno i loro nomi e le loro funzioni, ma saranno dei servizi collaterali. D’ora in avanti l’interesse prioritario della compagnia di Mark Zuckerberg sarà la realizzazione del metaverso “Horizon”, un universo digitale utopico alternativo alla realtà analogica nella quale viviamo, una simulazione multisensoriale della realtà fisica. La prospettiva è favolosa. Su Horizon potremo essere teletrasportati come ologramma o come avatar e ritrovarci istantaneamente in ufficio, al ristorante con amici o in casa dei nostri genitori; e potremo interagire con colleghi, amici e parenti come se fossimo in presenza. Per avere un’idea di come funziona un metaverso suggerisco la visione del film di Spielberg “Ready Player One”, ispirato al romanzo omonimo di Ernest Cline. Nel film le relazioni tra individui avvengono tutte su Oasis. È in quel metaverso che i protagonisti si incontrano, è quella realtà aumentata che offre loro la possibilità di esprimere, anzi di scatenare tutte le loro pulsioni e di realizzare tutti i loro desideri. Se il metaverso che realizzerà la META offrirà anche solo un decimo delle possibilità offerte da Oasis c’è di che essere euforici. E comunque se pensate già ai soldi risparmiati tenendo l’auto in garage e mandando in giro il vostro ologramma, o se pensate di evitarvi il salasso estivo facendo teletrasportare gli ologrammi di tutta la famiglia in vacanza su qualche isola tropicale di Horizon, toglietevelo dalla testa. Zuckerberg, nella conferenza di presentazione della nuova compagnia è stato chiaro, il teletrasporto consentirà di ridurre le emissioni di CO2 e di risparmiare tempo. Non ha parlato di riduzione dei costi per gli spostamenti. Ho idea che il nostro ologramma per spostarsi su Horizon dovrà pagare un biglietto; e se vorrà trascorrere un fine settimana al mare dovrà pagare la camera d’albergo digitale e il noleggio dell’ombrellone e delle sdraio digitali. Spero solo che applichino le riduzioni per anziani; tra dieci anni quando Horizon aprirà al pubblico il mio ologramma potrebbe usufruirne.
Marianna Vitale (Spigolatrice di Aristan)
“Zuckerberg, nella conferenza di presentazione della nuova compagnia è stato chiaro, il teletrasporto consentirà di ridurre le emissioni di CO2 e di risparmiare tempo. Non ha parlato di riduzione dei costi per gli spostamenti. Ho idea che il nostro ologramma per spostarsi su Horizon dovrà pagare un biglietto; e se vorrà trascorrere un fine settimana al mare dovrà pagare la camera d’albergo digitale e il noleggio dell’ombrellone e delle sdraio digitali.”
Da UNA VITA DA OLOGRAMMA – Editoriale di Marianna Vitale (Spigolatrice di Aristan)