Una domenica al Vittoriale di Gabriele D’Annunzio, a Salò sul lago di Garda. Una coppia di romani sulla trentina, girando tra le sale e in giardino, sembra uscita da un film di Alberto Sordi. Entrambi modesti, sia nell’aspetto che nella preparazione culturale, hanno però un atteggiamento assai diverso nei confronti della spettacolare villa dell’Immaginifico: lui con l’orecchio incollato alla radiolina ascolta l’andamento delle partite di calcio, incurante del colossale spiegamento artistico che lo circonda (una miscela sublime di autentici capolavori e paccottiglia kitsch), lei osserva tutto con stupita ammirazione, pendendo dalle parole della guida che illustra quel popò di accumulo di estetismo. L’unica frase che esce dalla bocca di lui, in un romanesco strascicato, mentre si dà un’occhiata distratta e annoiata intorno, è: “Ahò, ‘n c’avea ‘na lira, ‘sto poraccio!”. Lei allora, colta la non sottile ironia nazionalpopolare del compagno, corre zelante in soccorso del Vate, avventurandosi in una maldestra difesa delle intenzioni, a suo parere sociali e didattiche (figuriamoci!), per le quali quella collezione era stata messa insieme. Con una vocetta stridula, da sembrare il falsetto di una comica di Zelig, attacca la sua requisitoria con “No, ma lui lo faceva perché…”. Il burino non finge neanche di prestare la minima attenzione all’arringa della mentecatta. Io invece pendo dalle labbra di lei e ascolto con spasmodica sacralità la spassosissima prolusione. In sintonia con la retorica dannunziana, direi che le mie orecchie erano tazze pronte a ricevere il brodo delle sue parole. Eppure, porca miseria, non saprei riferire il percorso della elucubrazione della romana di buona volontà. Sarà perché si trattava di un fuoco d’artificio di cazzate talmente sconclusionato da non poter essere memorizzato, sarà perché mi confondeva lo spiego della guida, sarà perché mi divertivo a immaginare la faccia di D’Annunzio, se avesse visto e ascoltato questi due “poracci” a casa sua. Lui che era dandy e antidemocratico per totale disprezzo della massa.
Fabio Canessa
(preside del Quijote, Liceo Olistico di Aristan)
COGLI L’ATTIMO
da I soliti idioti, sitcom italiana con Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio trasmessa da MTV.