“Cosa avrebbe dipinto Gianfranco Zola?”.
“Avrebbe ritratto la ragazza con l’orecchino di perla. Sarebbe stato Jan Vermeer, uno che dipingeva con un’abilità tanto disumana da far sembrare naturale anche il mistero di una brocca.
Se poi fosse stato uno scrittore, Zola avrebbe fatto sembrare normali anche gli incubi più terribili…”.
A questo punto Gomar Maria Golo, detto Slim, mi sorprende con una citazione inequivocabile: ‘Svegliandosi da sogni inquieti il signor Gregorio Samsa si rese conto di essere diventato un enorme scarafaggio ripugnante.’ ”
È quell’angelo di Franz Kafka; Slim sa che non c’è nemmeno bisogno di dirlo.
Filippo Martinez (Tragediografo di Aristan)
‘Svegliandosi da sogni inquieti il signor Gregorio Samsa si rese conto di essere diventato un enorme scarafaggio ripugnante.” (da ZOLA VERMEER KAFKA, editoriale di Filippo Martinez)
