“Medicina e Filosofia, Corpo e Mente”, con Silvano Tagliagambe e Paolo Putzu – Seminario del 15 Ottobre

Filippo porta il suo saluto

 

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Follia

Vittorio Sgarbi

FOLLIA (per una vita ordinata)

“In lui il silenzio prese dimora con la notte, come in una cella la cui chiave è persa”, scrive Baudelaire nel 1857 e prefigura, nella sua visione, il delirio dell’ultimo tempo di Nietzsche. È Karl Jasper a far risalire a Nietzsche e a Kierkegaard la coscienza del mondo moderno come rovina. Jasper osserva: “Per il loro contegno incontrano nella loro vita una incomprensione inaudita. Sono considerati alla leggera come ‘malati di mente’, senza che sia pregiudicata per questo la profondità del loro pensiero e la nobiltà del loro essere; piuttosto essa si è rivelata tanto luminosa che, per essi, divenuti oggetto di un’analisi psichiatrica, fallisce ogni diagnosi basata su regole tipiche”.
Comincia da qui quel percorso nella notte che porterà a improvvise illuminazioni. Kierkegaard si considera “una specie di uomo cavia” e afferma: “Nessuno si può formare nel senso umano al mio seguito: io sono un uomo come potrebbe essere necessario durante una crisi, un banco di prova, per così dire, dell’esistenza”. E da qui si arriva alla suprema negazione del magistero filosofico, alla ragione stessa del pensare in Nietzsche: “Non seguire me, ma te!”; perché appartiene “all’umanità di un maestro mettere in guardia i suoi scolari contro se stessi”. E ancora, nel Canto della notte: “Io sono la luce: ah, che io fossi notte!… Io vivo nella mia propria luce”. Da qui si può partire per attraversare il giorno e la notte dell’artista.

TESTI PER IL PRIMO ANNO:
1) ARCA RUSSA film di Aleksandr Nikolaevič Sokurov (2002)
2) LA CLASSE MORTA atto unico di Tadeusz Kantor (1975)
3) RAPPRESENTAZIONE DEL MESE DI SETTEMBRE affresco di Ercole de’ Roberti (1451-1496)
4) DIZIONARIO DEL DIAVOLO di Ambrose Bierce (1906)
5) ALMANACCO SICILIANO DELLE MORTI PRESUNTE di Roberto Alaimo, da presentare insieme ad almeno 7 BREVI FILM DA CINICO TV di Daniele Ciprì e Franco Maresco.
6) ORLANDO FURIOSO poema cavalleresco di Ludovico Ariosto (1532)
7) TRE BREVI FILM MUTI DI BUSTER KEATON, (all’anagrafe Joseph Frank Keaton VI) da scegliere tra i 47 reperibili in dvd che vanno da “Fatti macellaio” (1917) a “Io… e l’amore” (1929)

RETI COMPLESSE, PUNTI E LINEE CHE LEGANO IL MONDO (seminario)

Alessandro Chessa

Reti Complesse: punti e linee che legano il mondo.
Legami invisibili attraversano la nostra società e le cose inanimate che ci circondano.
Le amicizie legano gli uomini, le sinapsi accendono le comunicazioni tra i neuroni e le pagine web sono linkate tra di loro nell’immenso mondo virtuale del WWW.
Le Reti pervadono segretamente il mondo e ne regolano il suo funzionamemto. I nodi centrali dominano sulle periferie, ma sono anche i punti più vulnerabili del sistema.
Potrai trovare una Rete nelle traccie lasciate da uno sguardo, come nelle nervature di una foglia; la nuova ‘Scienza delle Reti’ ti svelerà il messaggio nascosto nella complessità delle sue connessioni.

EPISTEMEUDOMONIA (seminario)

Silvano Tagliagambe

Silvano Tagliagambe è stato professore di Filosofia della Scienza presso l’Università di Cagliari, Pisa, Roma “La Sapienza” e Sassari. È condirettore della rivista “Civiltà delle macchine” edita dalla ERI e direttore delle collane “Filosofia delle macchine” dell’Aracne Editrice e “Didattica del progetto” dell’editore Franco Angeli. Ha al suo attivo oltre 200 pubblicazioni.

Discorso dall’ufficio oggetti smarriti (seminario)

Luca Cocco

Luca Cocco, accompagnato dalla chitarra di Marcello Verona, presenterà la poetessa polacca Wisława Szymborska, Nobel per la letteratura nel 1996. Sarà l’appassionato DISCORSO DALL’UFFICIO OGGETTI SMARRITI, PER CHITARRA E VOCE dedicato da due lettori incantati a una grande artista che il primo febbraio di quest’anno ci ha lasciato per ritirarsi nelle sue poesie.

INSEGUIMENTI

Francesco Abate (giornalista e scrittore)

INTRODUZIONE AL CORSO DI INSEGUIMENTI (per perdere fiato)

Raccontare senza mai utilizzare Google o Wikipedia. Vivere tutti i mondi possibili attraverso l’ineffabile arte dell’inseguimento. Senza mai diventare infami delatori ma solo testimoni del nostro tempo per narrarlo senza vizi né approssimazioni ma attraverso l’esperienza diretta, mai oggettiva ma sempre terribilmente faziosa e soggettiva.
Una lezione, due esercitazioni.

TESTI PER IL PRIMO ANNO:
Un quotidiano con ricche cronache locali da leggere ogni giorno per tutta la durata dell’anno accademico (valgono anche le letture al bar).

Filmologia associata

In fase di allestimento.

Leggerezza

Claudio Ciaravolo (psichiatra)

INTRODUZIONE AL CORSO DI LEGGEREZZA (per imparare a sorvolare)

La felicità non ha a che fare coi bisogni. Nè primari, né secondari. Non c’entra con quello che si ha, ma con quello che si è.
La felicità è una condizione dell’essere che non dipende dai beni materiali che possediamo, e che pure possono renderci particolarmente contenti, e fieri di noi stessi.
Gli studi più recenti sulla felicità sono concordi nel ritenere che la felicità ha a che vedere con l’acquisizione di beni immateriali: i cosiddetti “beni relazionali”(l’amicizia, l’amore, la capacità di appassionarsi alle idee e alle persone). Beni gratuiti: non li produce e non li vende nessuno, e perciò nessuno ci sollecita a procurarceli.
La felicità può essere appresa. Forse. Affermazione che ne contiene un’altra: la felicità può essere insegnata.
Di sicuro la felicità non è l’arte di volare: è l’arte di sorvolare.
Il sogno di volare è il sogno di andar via: di fuggire dalla realtà.
Sor/volare vuol dire invece “volare sopra” qualcosa, ma senza perderla di vista: si sor-vola fino a che non si raggiungono l’altezza e l’angolazione giusta per guardare quella situazione in modo diverso. Per poi scendere di nuovo a terra, e affrontarla nel modo migliore.
Per imparare le “tecniche di sorvolo” è necessario conoscere l’unica legge che va seguita sempre, qualunque cosa succeda: la legge-rezza.
Questo è un gioco di parole che è uno dei modi per diventare più leggeri. Il gioco, in tutte le sue forme, è un antidoto nei confronti di ciò che ci impedisce di prendere il volo: la pesantezza.
La leggerezza ha molti nemici, e si sbaglierebbe a prenderli alla leggera. I più fieri oppositori della leggerezza sono i ben-pesanti.
Il ben-pesante è zavorrato dalla sue idee su se stesso, e sul mondo: sono proprio loro a renderlo pesante, e a impedirgli di diventare più leggero. E quindi, di sorvolare.
La pesantezza ha un punto di forza: il prendersi su serio.
Prendersi sul serio vuol dire essere privi di ironia.
L’anagramma di “ironia” è “aironi”: la mancanza di ironia equivale a non essere aironi. Anche per oggi non si vola.

Postilla
Sarò felice se questo mio corso vi spianerà la strada verso la felicità: o meglio, dovrei dire che ne sarò contento, perché avrò raggiunto il risultato che mi ero prefisso (la mia felicità, se ce l’ho – e per vostra informazione: ce l’ho – è indipendente da questo risultato).
Se smetterete di prendervi troppo sul serio, ne sarò veramente contento. Se però dovesse venirvi in mente di non prendere sul serio me, e le cose che vi ho detto, vi garantisco che vi farò passare un brutto quarto d’ora.
Della quel cosa, se vi avrò insegnato a “sorvolare” nel modo giusto, non dovrebbe importarvi molto…

TESTI PER IL PRIMO ANNO:
1) ISTRUZIONI PER RENDERSI INFELICI saggio di P.Watzlawick,
2) DI BENE IN PEGGIO, ISTRUZIONI PER UN SUCCESSO CATASTROFICO saggio di P.Watzlawick,
3) NEL BLU DIPINTO DI BLU canzone di Migliacci –Modugno; interprete Domenico Modugno
4) ANCHE PER OGGI NON SI VOLA di Luporini-Gaber: interprete Giorgio Gaber
5) LA FELICITÀ PORTA FORTUNA – HAPPY GO LUCKY film scritto e diretto da Mike Leigh (2008)
6) LEZIONI AMERICANE: SEI PROPOSTE PER IL PROSSIMO MILLENNIO (in particolare la prima lezione è sulla leggerezza) di Italo Calvino – il docente ha il pdf.

Amore

Barbara Alberti (scrittrice)

INTRODUZIONE AL CORSO DI AMORE (per parlare di ciò che non potrà mai essere detto)

L’amore non s’insegna e non s’impara.
Se ci sono certe persone che si fanno passare per specialisti: Wanna Marchi libera!
L’amore in senso astratto non esiste. Esiste l’amore di Giovanni, di Marta, di Chichino…
Si possono solo raccontare storie.

TESTI PER IL PRIMO ANNO:
1) BLADE RUNNER film di Ridley Scott (1982)
2) LO SCONOSCIUTO film di Tod Browning (1927)
3) LA TRAVIATA opera lirica di Giuseppe Verdi
4) I DOLORI DEL GIOVANE WERTHER romanzo epistolare di Johann Wolfgang Goethe
5) L’IDIOTA romanzo di Fëdor Michailovič Dostoevskij
6) SONATA A KREUTZER romanzo breve di Lev Nikolàevič Tolstòj
7) CANALE MUSSOLINI romanzo di Antonio Pennacchi

Francoecicciologia

Pietrangelo Buttafuoco (scrittore e giornalista) – assistente Francesco Pontorno

INTRODUZIONE AL CORSO DI FRANCOECICCIOLOGIA

Il corso sarà incentrato sui due attori siciliani Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, intesi come paradigma di stravolgimento del logos e delle strutture narrative, nel solco della novellistica, del poema eroicomico e della letteratura espressionistica. Una tradizione che, appunto, ha tutta la sua forza nella felicità della parola e del riso.
A partire dal concetto di “soprassedere” francoecicciano e “da-sein” heideggeriano, si analizzeranno l’arte di Franco e Ciccio, il loro esserci in spirito e corpo, la loro faccia: una maschera dal valore potentemente iconico.
Franco e Ciccio sono inoltre classici personaggi di una volta, inesorabilmente conficcati nel passato, i quali oggi non trovano collocazione, ma a cui bisogna cercare un posto saldo nella nostra storia di tutti i giorni, pena l’infelicità eterna. La francoecicciologia vorrebbe raccontare, infatti, l’attuale penuria di personalità del genere “Franco e Ciccio”, indicando nel loro essere individui in cerca del brulichio della vita, un orizzonte alternativo all’Occidente sfinito.
La memoria del futuro, il futuro della memoria, la nostalgia del futuro, a partire da due giganti dell’arte comica, nati in quell’isola al centro del Mediterraneo che mai ha scordato la lezione di Gorgia da Lentini e la teoretica di Luigi Pirandello, il contrasto dell’umorismo e il ragionamento.