Cap.30 LE BIBLIOTECHE PERDUTE


Editoriale del 23 ottobre 2016

libri-macerie

“Fra pochissimo ci siamo…”
“Giulio… Antonio… allora? Voi perché diavolo siete qui? Come vi siete incontrati con Luca?”.
“Giulio sapeva che Luca era a Damasco così lo abbiamo cercato”.
“Siamo venuti perché un mio ex alunno, Abu Malek, a Damasco ha creato una biblioteca speciale; L’ha chiamata Fajr, vuol dire alba. In questa biblioteca raccolgono i libri scampati alle macerie dei bombardamenti: su ogni volume viene segnato il luogo del ritrovamento, così il proprietario alla fine della guerra potrà riaverlo. C’è di tutto, da Harry Potter a Delitto e castigo… ma le bombe non hanno sventrato solo le normali abitazioni… Damasco è una città che ha undicimila anni, nasce con le civiltà mesopotamiche… è stratificata, ricca di misteri, di tesori segreti. Le bombe hanno aperto voragini, hanno scoperchiato biblioteche perdute… sono affiorati documenti antichissimi… Abu mi ha mandato alcune foto: ci sono testi in aramaico, in greco antico… Quando Antonio lo ha saputo è schizzato a organizzare questo viaggio”.
“Bè… mi è sembrata un segno del destino. Una decina di anni fa ero già stato a Damasco, cercavo un testo che non ho trovato. Questa volta sono certo che lo troveremo. Appena terminiamo questa operazione torniamo in biblioteca. Ci sono dei versetti che potrebbero rivelarci la sconcertante naturalezza della divinità”.

Filippo Martinez
(tragediografo di Aristan)


“Le bombe hanno aperto voragini, hanno scoperchiato biblioteche perdute… sono affiorati documenti antichissimi…
(da Cap.30 LE BIBLIOTECHE PERDUTE di Filippo Martinez)

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