Una traccia, un dubbio e in un attimo mi trovo ad annaspare in una mareggiata di sospetti. Bastano per dare inizio ad una notte lunghissima, madida di gelosia. La mente in fiamme e gli occhi sbarrati, immagino, intuisco, ripenso. Come un artista nel momento di massima espressione, scompongo la realtà in frammenti di vetro appuntito, spacchetto i contesti e gli episodi a ritroso fino a giungere al germe iniziale dell’inganno. Mi convinco e mi smentisco in continuazione senza uno straccio di logica, e la tecnologia è un alleata sleale, mi paralizza sbattendomi in faccia la furbizia farlocca delle omissioni.
La notte che si spegne mette fine al mulinello dei miei pensieri. Apro la finestra. È un’alba affranta quella che mi osserva. Ma è pur sempre un’Alba e la accolgo con gratitudine.
Capisco che oggi, è qui per me.
Genny Pignataro Atzeni
(Rabdomante ad Aristan)
COGLI L’ATTIMO
dalla Turandot di Giacomo Puccini l’aria Nessun dorma cantata da Luciano Pavarotti
