EUGENIO GENERO


La clavicola di re Salomone

Eugenio Genero

Conobbi Eugenio Genero nel posto più magico del mondo, Corte Sconta detta Arcana. Era figlio di una nobile fanciulla della famiglia dei più grandi gioiellieri di Venezia, i Toledano, così chiamati perché scampati al capestro dei re Cattolici con la sefarda di Toledo. E dalla Repubblica di San Marco vennero accolti come nobili perché nobilissima fu la loro arte di incastonare i diamanti in filigrane d’oro.
La ragazza si innamorò di una bellissimo marinaio mascalzone, che la mise incinta e fuggi.
E lei, per evitare il disonore, affidò il bambino ad altri ebrei marrani, i Genero, che gli diedero il nome in cambio di un manciata di denaro.
Eugenio fu il capo dei fascisti di Venezia, adorato da Mussolini, però, soprattutto per le sue poesie:

Xe l’aria tiepida, limpido ‘l çielo,
de sora un pergolo tremola un fior,
passa le rondene sul mio campielo,
sospira l’anema, soride ‘l cuor.

La figlia di costui sposò un marinaio di origini inglesi, Rolando Pratt. E andarono a vivere a Corte Sconta detta Arcana.
Rolando fece la marcia su Roma, per rallegrare il suocero. E potè quindi sposarne la figlia.
Hugo nacque a Rimini nel 1927. Ma fu concepito in quell’angolo di Venezia dove si conserva il segreto della clavicola di re Salomone, quel talismano magico che apre le porte a diversi mondi.

Antonangelo Liori
(Microbiografo di Aristan)

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