Un bambino ha chiesto di inserire la vecchia sigla televisiva di Heidi nei contributi filmati che arricchiscono l’home page dell’università di Aristan. La spinta – trattandosi di un bambino – non può essere arrivata dalla nostalgia. In ogni caso Heidi, indipendentemente dall’anagrafe di chi la vide la vede la vedrà, è un bell’esempio di felicità low cost, fatta di cose semplici e condita con valori che dovrebbero essere universali. E perfino ovvii. In realtà le cose vanno diversamente: proprio per questo Heidi, che è una goccia di innocenza, rientra benissimo nella rotta del nostro ateneo. Che ha varato la Facoltà di Scienze della Felicità per scoprire se ci è rimasto un pezzetto di Heidi nell’anima da adulti.
Giorgio Pisano
COGLI L’ATTIMO
da “Heidi”, la sigla del cartone animato (scelto da Andi)