Giovedì, ore 5 del mattino. Mi alzo dal letto dopo una notte tormentata, ho dormito malissimo: l’ansia per questa missione è troppo forte. Non credo proprio di essere in grado di affrontare la situazione. È tutta la notte che ci penso nel dormiveglia e ho cercato diverse soluzioni: alcune mi sembravano geniali ma poi mi rendevo conto che lo erano solo nel sogno. È ancora buio e io ho già il mio bauletto da viaggio pronto; ricontrollo tutto: calze, mutande, maglia-pantalone, bussola, laudano, sego per i baffi, penna e calamaio, acqua di colonia… bene, c’è tutto. Passeggio su e giù nell’andito della mia casa, l’orologio segna le 5 e 3 minuti; sono già vestito e ho indossato anche il pastrano. Sì, è tutto a posto. Sono le 5 e 4 minuti, la partenza è prevista per le 9; ho tempo, considerato che la stazione è di fronte a casa. Alle 5 e 8 minuti controllo nuovamente il bauletto da viaggio, m’è venuto un dubbio: calze, mutande… c’è tutto. Ripasso mentalmente la mia strategia che si basa sul mantenere la calma; sì, mi sembra che possa funzionare. Sono le 6 e 2 minuti. Finalmente le 9; parto. L’attesa mi ha distrutto, ho sudato freddo e urinato per tutto il tempo. Ora però sono sicuro che tutto è a posto. A meno che… Prendo il bauletto dal bagagliaio, ho un dubbio.
Pietro Serra
(Capitano medico, ambasciatore di Aristan)
COGLI L’ATTIMO
da Bianco rosso e verdone (1981) di e con Carlo Verdone