“Io gli cucino le crescentine fritte ma lui non ingrassa. E’ divorato dallo stress”. Dalle colonne di un importante quotidiano nazionale arrivano le confidenze di un detenuto che è compagno di cella di Calisto Tanzi, condannato in Appello a 17 anni e dieci mesi di reclusione per il crac della Parmalat. L’obiettivo è quello di farci commuovere e sperare che il povero Tanzi possa andare ai domiciliari. La figlia ha pure scritto a Giorgio Napolitano: signor presidente, mio padre sta morendo. Rispondere semplicemente chissenefrega è una tentazione forte. Meglio però ricordare all’uno e all’altra che sarebbe interessante sapere se ingrassano le decine e decine di piccoli risparmiatori truffati da Parmalat e scaraventati sul lastrico. Poi, quanti sono i detenuti che “stanno morendo”? Tanti, e senza paginate sui giornali. Calisto non è diverso.
Giorgio Pisano
COGLI L’ATTIMO
da Le ali della libertà (The Shawshank Redemption 1994) diretto da Frank Darabont, con Tim Robbins e Morgan Freeman