Il 95% del denaro in circolazione è rappresentato da moneta cartacea prodotta e messa in circolo a piacimento dalle Banche Private. Il restante 5% è fatto di moneta metallica, e questa viene coniata dalla Zecca di Stato a proprie spese, cioè con i soldi dei cittadini, ma solo per certi quantitativi, perché poi è necessaria l’ autorizzazione della Banca Centrale, privata.
Già questo sarebbe sufficiente per scatenare una rivoluzione. Ma non è tutto.
Ora, lo Stato, cioè noi, nel ciclo completo di produzione di una moneta spende circa 30 centesimi. Quindi lo Stato è in attivo finché produce monete con un valore superiore a questa cifra.
Date queste informazioni anche il più cretino dei produttori eviterebbe perlomeno di produrre le monete da 1, 2 e 5 centesimi, onde evitare di creare un debito eccessivo.
Ma evidentemente non si è mai cretini abbastanza, soprattutto se per ripagare i debiti è sufficiente aumentare le tasse ai cittadini.
Andrea Franceschi
COGLI L’ATTIMO
da Nuovo Cinema Paradiso (1988) di Giuseppe Tornatore, con Philippe Noiret, Salvatore Cascio