A proposito del naufragio sull’Isola del Giglio, il collaboratore di un settimanale tedesco ha scritto che non bisogna meravigliarsi: Francesco Schettino – il comandante in fuga – è in fondo il tipico italiano. Di fronte a un’idiozia di questa portata, un quotidiano milanese ha risposto a tutta pagina: noi Schettino, voi Auschwitz. A idiozia si è risposto con idiozia al cubo. Dietro questo patetico duello, che non ha nulla della difesa del Paese o di patriottico, c’è solo il segno più evidente dei nostri giorni: l’intolleranza, incapacità a usare con intelligenza le parole. Capirne soprattutto il loro significato più remoto. Beato il popolo che non ha bisogno di questa stampa.
Giorgio Pisano
COGLI L’ATTIMO
da Sbatti il mostro in prima pagina (1972)
di Marco Bellocchio con Gian Maria Volontà
(scelto da Giancarlo)