Non è vero che la crescita non c’è, che i consumi sono impantanati dal carovita. Ferrari (quella del Cavallino rosso) comunica che nei primi tre mesi del 2012 ha consegnato 1.733 auto conquistando una posizione finanziaria netta di 860 milioni. Il presidente della premiata ditta, Luca di Montezemolo, si è detto molto soddisfatto e ha precisato che il boom di vendite non ha precedenti nella storia della casa automobilistica di Maranello. Ora, senza scivolare nel facile populismo, senza evocare quello sterminato esercito di italiani che annaspa per arrivare alla quarta settimana del mese, c’è da sottolineare la stridente iniquità tracciata da queste cifre. Fino a chiedersi se non debba esistere un tetto morale della ricchezza, una condizione oltre la quale il comune senso del pudore non può farci andare.
Giorgio Pisano
COGLI L’ATTIMO
da Il comune senso del pudore (1976) diretto e interpretato da Alberto Sordi