LA LIBERTÀ E L'ERESIA


Editoriale del 25 marzo 2012

LA LIBERTÀ E L’ERESIA
Giorgio Gaber la chiamava libertà obbligatoria. Per dire che siamo tutti assolutamente liberi, a patto però di stare dentro il binario di certe regole: quelle del conformismo, del saper vivere, dei luoghi comuni. “Si può”, diceva Gaber aprendo l’elenco di tutto ciò che è consentito e tollerato. Fuori da questa libertà obbligatoria abitano quelli che non riescono e non vogliono stare dentro il binario, che cercano nel mondo e negli altri un segnale concreto di fratellanza, empatia o solidarietà al di fuori di quanto preveda il protocollo del cerimoniale collettivo. Questa gente, spesso anonima e senza curriculum illustri, si chiama irregolare. In altri tempi, lontanissimi e remoti, puzzava addirittura di eresia.

Giorgio Pisano

COGLI L’ATTIMO

La libertà (1972) di Giorgio Gaber

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