L'IMBARAZZO DELLA SCELTA


editoriale del 7 febbraio 2012

L’odio, da non confondere con la vendetta, è un sentimento forte, avviluppante, ossessivo. Sul fronte sentimentale dicono sia l’altra faccia dell’amore con l’aggiunta di un discutibile adagio popolare: chi disprezza compra. Non è sempre vero. Si può serenamente continuare a disprezzare, purché ci siano argomenti per farlo e in ogni caso l’odio non si trasformi in furore. Se tutto questo non accade, è possibile conviverci e coltivarlo con cura: può aiutare a capire meglio l’inconsistenza di certe posizioni, la fragilità di teorie che suscitano carisma e dipendenza. Odiare una setta (o un modo di essere) è legittimo, perfino raccomandabile. Nella civiltà dell’apparenza c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Giorgio Pisano

COGLI L’ATTIMO

Il mio nome è nessuno (1973) di Tonino Valerii
con Henry Fonda e Terence Hill
(scelto da Giovanni)

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