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Se abbiamo capito bene la lezione di Michela Murgia sull’Odio l’altra settimana ad Aristan, le applicazioni pratico-filosofiche richiedono una personalizzazione importante. Mai limitarsi ai malauguri di protocollo, alle maledizioni che fanno parte del nostro patrimonio linguistico. Trattasi di scomuniche generiche, indirizzabili a chiunque e dunque ad effetto debole, in qualche caso perfino nullo. Chi riceve se ne infischia (tanto, lo dicono tutti), chi sacramenta gode di un modesto effetto placebo. Bene, questa è la regola. Ci sarà un’eccezione a confermarla? Vien da pensare a Emilio Fede, messo brutalmente alla porta da Mediaset dopo anni di disonorato servizio. Sbagliato augurargli cento di questi giorni?
Giorgio Pisano
COGLI L’ATTIMO
Antonio Albanese in teatro: Alex Drastico e le sue maledizioni personalizzate