La proposta del liceo Quijote di riformare l’ora di religione ha fatto molto discutere e scatenato reazioni di ogni genere. Il professore di italiano ha confermato le nostre perplessità sull’andazzo attuale, dichiarandosi sgomento per le difficoltà incontrate nello spiegare la Commedia di Dante: nessuno degli studenti ha una vaga idea dell’abc del cristianesimo. Per non parlare della Provvidenza manzoniana (i più volenterosi la scambiano per uno Spiderman religioso) e dell’ateismo foscoliano (il “nulla eterno” riferito alla morte risulta scontato anche a chi va a messa: certo che la morte è il “nulla eterno”!). La docente di storia dell’arte ha rilevato, durante una gita agli Uffizi, lo smarrimento degli alunni, incapaci di decifrare perfino una Crocifissione, figuriamoci le facce che facevano di fronte alla testa tagliata di Giovanni Battista. Al contrario molti docenti non hanno nascosto la loro indignazione, proponendo un’ora di religione nella quale si insegnino tutte le religioni, non solo quella cristiana. Ne consegue che dovremmo aumentare le ore di religione (ce ne vorrebbero almeno 5 alla settimana per un programma così ambizioso, e poi dove troveremmo docenti in grado di padroneggiare tutte le religioni del mondo, comprese Scientology, Sai Baba, le sette sataniche e i testimoni di Geova?) e riformare anche molte altre materie: ad esempio la storia e la letteratura dovrebbero includere pure i danesi, i cinesi, gli africani e gli indiani. Ma il contributo più significativo è arrivato dal vescovo di Piombino, città non lontana da Aristan, che ci ha raccontato un aneddoto capitato qualche giorno fa, quando una funzionaria della Sovrintendenza dei Beni Culturali (non uno studente ciuco), inviata da Firenze per catalogare le opere d’arte delle chiese piombinesi, di fronte a un dipinto ottocentesco presente nella cattedrale di sant’Antimo e raffigurante San Giuseppe insieme alla colomba dello Spirito Santo, l’ha zelantemente registrato con il titolo “Vecchio con piccione”. Buon Santo Natale.
Fabio Canessa
(preside del Quijote, Liceo Olistico di Aristan)
COGLI L’ATTIMO
da Il posto delle fragole (Smultronstället 1957 ) diretto da Ingmar Bergman