Questa frase di Roy Goodman si addice perfettamente all’Università di Aristan. Non c’è una meta definitiva, le passioni possono essere infinite, così i relativi gli insegnamenti.
La sensazione, quando inizia una lezione è quella che si prova salendo su un autobus per affrontare un’escursione in un territorio sconosciuto e affascinante. Ogni docente è una guida eccezionale che tiene i viaggiatori a bocca aperta trattando la propria materia in modo originale, creativo, a volte eccentrico, spesso geniale, qualche volta volutamente strambo, ma mai banale. Non c’è necessariamente una conclusione, il titolo che si consegue è un accessorio senza valore materiale, non si acquisisce alcuna competenza specifica. Ma, sopratutto, non si apprendono verità; si impara anzi a capire che ogni realtà ha infinite sfaccettature, che la si può guardare da punti di vista diversi e che a volte diamo per scontato ciò che scontato non è.
Il senso di Aristan è soprattutto questo: imparare a viaggiare, a curare le proprie passioni e a condividerle con gli altri per rifuggire da una vita di grigiore e di routine.
E’ il modo di viaggiare che può riservare le migliori sorprese e momenti di felicità.
Andrea Pala
COGLI L’ATTIMO
da Easy rider (1969)
diretto e interpretato da Dennis Hopper
con Peter Fonda (Wyatt “Capitain America”) e Jack Nicholson