SIATE COERENTI CON LE VOSTRE IDEE E CAMBIATELE


Editoriale del 18 maggio 2014

Le convinzioni sono come le cozze, certe non si aprono mai e qualcuna é tossica. Si dice che solo i paracarri non cambino idea e solo le banderuole la cambino ad ogni refolo di vento. E allora? Quale sarebbe la strategia migliore per navigare il tormentato mare della vita? Stare li’ attaccati sul pezzo come un geco al soffitto in una notte di plenilunio o mutare pelle ogni due per tre come un camaleonte che corre? Non sarebbe meglio, piuttosto, acquisire un metodo che sia utile a giudicare in modo obiettivo le condizioni che ci circondano per capire semmai e quando rivedere le proprie decisioni? Non si dovrebbe, forse, sapere come misurare i cambiamenti e magari farli valutare da un osservatore indipendente? E non si dovrebbe, infine, svolte queste necessarie premesse e considerate tutte le opere e le omissioni in cui abbiamo preso parte o conserviamo memoria, trovare una maniera sicura per decidere sulla nostra esistenza? La domanda finale, tanto per essere chiari, è sempre la stessa: “Dato che ho sempre vissuto così, perché dovrei cambiare?” Beh, franchezza per franchezza, perché è più conveniente ed è l’unico modo, relativamente certo, per provare a cambiare anche tutto il mondo intorno a noi. Quindi, se vogliamo veramente uscire dalle valve nere e pelose chiuse come una tenaglia in un acqua limacciosa, una volta tanto proviamo ad essere coerenti con le nostre idee e cambiamole.

Luca Pani
(Psiconauta ad Aristan)

COGLI L’ATTIMO

da Non ci resta che piangere (1984) scritto, diretto e interpretato da Roberto Benigni e Massimo Troisi

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